13/06/15

Posti affascinanti

C'è una zona, in Toscana, schiacciata fra le province di Lucca e Pistoia, soprannominata "La Svizzera Pesciatina".
E' un'area che segue il corso di un torrente, il Pescia di Pescia, ed i suoi affluenti. Un'area ricca di acqua e, quindi, di vegetazione. Un tempo, parlo del medioevo o giù di lì, zona fondamentale perchè divideva i ducati di Lucca e Firenze, motivo per cui è costellata di fortificazioni e torri di avvistamento: le Castella.
Quest'ultime, col tempo, sono diventate paesotti dalle vedute splendide e dalle conformazioni a ventaglio che le rendono, viste da lontano, bellissime. L'economia di quella zona si è retta per molto tempo sulla produzione di carta ma recentemente, insieme alle cartiere, se n'è andata anche molta gente, tanto che alcuni paesi danno l'impressione di luoghi ormai abbandonati, specie all'ora di pranzo... Indubbiamente, però, come tutti i luoghi nei quali sono evidenti queste fughe, assumono il fascino del mistero, che in conformazioni urbanistiche nettamente medievali, si amplificano molto. Per motivi di tempo siamo riusciti a visitare solo alcune delle dieci Castella di questa florida e bellissima zona: Sorana, Castelvecchio, Stiappa, Pontito, Vellano. Le altre sono: S. Quirico, Medicina, Aramo, Fibbialla e Pietrabuona.
E' davvero curioso girovagare tra viuzze, tunnel, case abbandonate, salite ripide e polverose. Si respira un'aria antica, senza tempo e modernità, decisamente malinconica ed amara ma di quelle che ti pizzicano l'anima. Le persone, quelle poche che abbiamo incontrato e con le quali abbiamo scambiato qualche parola, hanno quell'antica ospitalità leggera, senza sovrastrutture, che ti fa stare bene.
Una di queste, con un calore umano ed una passione per il suo territorio, per ciò cui ha contribuito a risanare e mantenere, ci ha condotto in un luogo di quelli che ti proiettano in epoche lontane: la Pieve dei SS. Ansano e Tommaso, chiesa longobarda del XII secolo dalle rappresentazioni misteriose, cupe e di difficile interpretazione, che ne fanno un luogo misterioso e circondato da leggende di vario tipo. Chiusa e visitabile solo su appuntamento, ci è stata gentilmente aperta e raccontata con ardore e dovizia di particolari. L'interno è davvero pazzesco e la cripta lo è ancora di più. Ti trasportano davvero lontano e ti colpiscono profondamente. Il pochi altri posti ho provato simili sensazioni, sopite solamente da alcuni interventi di restauro meritori di frustate in piazza per l'assoluta mancanza di rispetto, gusto e competenza.
Quel convivere di cristianesimo e paganesimo, di credenza e religione, di conoscenze scientifiche, astronomiche e architettoniche ed errore umano ( qui hanno sbagliato il posizionamento della chiesa, mettendola parzialmente sopra un corso d'acqua sotterraneo che allagava la cripta, faceva periodicamente crollare il lato destro della chiesa ed ha costretto a posizionare il campanile, tozzo ed affascinante, dietro l'abside e non di lato) te la fa sembrare tanto più vicina a te, rispetto ad una cattedrale, magari più bella e perfetta ma distante dall'umanità e più proiettata verso il divino o la ricerca della perfezione.
Dopo questa visita ci sono state aperte le porte dell'oratorio del Santissimo rosario.
Un luogo davvero affascinante, aldilà delle sue funzioni , sia per la bellezza degli affreschi cinquecenteschi, sia perchè immerso nel nulla di un paesotto, sia perchè a mostrartelo è una persona che ha lottato per tirarlo fuori dalla condizione di abbandono ed incuria nel quale versava, trasformato com'era in magazzino.
Ci sono, tra le altre cose, esperimenti di tecniche pittoriche divertenti, se volete, ma sempre gustose, come un angelo che sembra girare la testa seguendo i tuoi movimenti nel corridoio, o i primi tentativi di occhi che ti fissano ovunque tu sia.
Luoghi belli, semplici e malinconici, veri, comunque, che vi consiglio di visitare. E' una Toscana diversa, ma altrettanto valida. Inutile dirvi che ci sono bontà gastronomiche uniche, tipo il fagiolo di Sorana e che praticamente ovunque mangi bene. Noi abbiamo passato una giornata davvero bella, nonostante i molti chilometri percorsi ( perchè le curve non mancano...). Andateci!
Hasta.
Piccola galleria fotografica






La musica di oggi è Toscana, molto toscana, di un toscano che a me manca tanto, perchè è tanto che non si fa sentire e che c'ha i cazzi sua, problemi seri e faticosi ma, almeno a me, garbava e di molto!

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